La storia

Il Liceo Scientifico Statale di Rovigo è stato istituito con Regio Decreto n. 1915 del 9 settembre 1923 nell'ambito della riforma Gentile e, con provvedimento del 9 marzo 1924, intitolato a Pietro Paleocapa (1788-1869), ingegnere idraulico, patriota convinto e liberale moderato, più volte deputato e ministro dei lavori pubblici nel Regno Sabaudo. Unico liceo scientifico statale della città, ilPaleocapa ha consolidato nel tempo ed allargato nel territorio il suo ruolo di Istituzione scolastica pubblica formativa, assicurando ad un numero crescente di studentesse e studenti una preparazione culturale poi spesa con successo negli studi universitari o in percorsi formativi superiori e nel mondo lavorativo. Attualmente, a seguito del riordino dei Licei (L.133 del 6.8.2008 e successivi), l'Istituto rodigino ha attivato tre piani di studio: Liceo scientifico, Liceo delle scienze applicate, Liceo scientifico ad indirizzo sportivo. Attivamente in sinergia con il territorio, l'Istituzione scolastica è stata negli anni promotrice di vari eventi ed iniziative culturali, tra cui mostre didattico-documentarie, convegni e settimane di studi, pubblicazioni ed incontri con personalità. Dal 1991 ha in via De Gasperi 19 la sua nuova sede, completata nel 2002, con ambienti accoglienti, sicuri e funzionali. Nell'anno scolastico 2013-'14 ha festeggiato con successo i suoi primi 90 anni e dal 2012 fa parte del Comitato Permanente per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali in Polesine.

 

Pietro Paleocapa (1788 - 1869)

Pietro Paleocapa, tecnocrate e uomo politico, nato a Nese (Bergamo) l'11 novembre 1788, morto a Torino il 13 febbraio 1869. Dopo gli studi universitari di legge e matematica a Padova, prosegue la sua formazione alla scuola militare di Modena diventando tenente del genio, per un biennio sotto le bandiere napoleoniche. Nel 1817 entra nel Corpo degli ingegneri di Acque e Strade di Venezia, occupandosi in particolare di idraulica ed offre contributi di studi nel settore ferrovie, trafori e canali navigabili. Nel 1840 diventa a Venezia direttore generale delle pubbliche costruzioni promuovendo la regolamentazione del Brenta, del Bacchiglione, dell'Adige, delle bonifiche veronesi e della diga del porto di Malamocco, del Tartaro e del Canal Bianco. Patriota convinto e liberale moderato, partecipa al governo provvisorio veneziano del 1848 e dopo la missione presso Carlo Alberto diventa fautore della annessione di Venezia al Piemonte e, quindi, deputato al Parlamento subalpino e ministro dei lavori pubblici nel ministero Casati. Nel 1849 è ancora ministro nel governo D'Azeglio e poi, quasi senza soluzione, fino al 1855 in quello Cavour, che amava definire il Paleocapa " ricco di accortezza e malizia ellenica". Divenuto cieco, è costretto a lasciare l'incarico ai lavori pubblici restando dal 1857 al 1859 ministro senza portafoglio. A Torino promuove la rete ferroviaria, con l'obiettivo di collegare porti e mercati ben oltre i confini dello Stato, conduce a compimento la progettazione del traforo del Frejus e nel 1855, nel secondo governo Cavour, collabora alla progettazione del canale di Suez.

Tra i suoi studi, vanno segnalati:

  • Su la condizione idrografica della Maremma Veneta, Venezia 1848.
  • Memorie d'Idraulica pratica, Venezia 1858
  • Sulla ferrovia attraverso le alpi elvetiche, Torino 1863.
  • Dello stato antico delle vicende e delle condizioni attuali degli estuari veneti, Venezia 1867.

Opere principali su P.Paleocapa:

  • Carteggi di Pietro Paleocapa del 1848-49,a cura di P. Sambin, Venezia 1952.
  • AA.VV., Pietro Paleocapa e la grande ingegneria dell'ottocento, Bergamo 1989.

LICEO SCIENTIFICO STATALE "P. PALEOCAPA"

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